Al giorno d’oggi quasi tutte le abitazioni, condomini o strutture al loro ingresso esterno hanno un cancello automatico, il quale viene collocato a delimitazione di un passaggio, per l’accesso a una proprietà o ad un edificio.
Il moto del cancello automatico viene eseguito da un motore che può essere singolo, doppio o interrato. Attraverso un radiocomando o, nei sistemi più evoluti attraverso app per smartphone, si invia un impulso alla centralina che a sua volta attiva il motore il quale esegue l’apertura del cancello.
La centrale rileva anche i dispositivi ad essa collegata, come ad esempio le fotocellule di sicurezza le quali in presenza di un ostacolo nel loro raggio d’azione bloccano il cancello.
I cancelli automatici possono essere composti da diversi materiali e si dividono in due tipologie: cancelli scorrevoli e ad ante battenti.
Nei primi la parte mobile del cancello scorre su di un binario che finisce all’interno di una griglia di protezione, questa è la soluzione che viene adottata quando gli spazi sono ridotti.
Nei cancelli ad ante battenti, che possono essere una o due a seconda delle dimensioni, le ante vengono aperte ruotando su un fulcro e solitamente verso l’interno della proprietà.
A loro volta queste tipologie di cancelli automatici si dividono in tre classi:
- ad uso residenziale: il cancello viene azionato poche volte durante la giornata, è sufficiente un meccanismo “normale”.
- ad uso condominiale: il cancello viene azionato diverse volte durante la giornata, in relazione ai condomini presenti, necessita quindi di meccanismi robusti e affidabili.
- ad uso intensivo: il cancello viene azionato molte volte durante la giornata, la motorizzazione deve poter quindi sostenere ritmi elevati.
In base alla tecnologia impiegata per il movimento, i cancelli automatici si distinguono a funzionamento elettromeccanico ed oleodinamici.
I sistemi elettromeccanici si caratterizzano per la loro convenienza e sono ideali per i cancelli automatici più leggeri, come quelli ad uso residenziale. Mentre i sistemi oleodinamici, di solito, sono la scelta idonea per le strutture più grandi e pesanti.